via Ernesto Rossi 44 – 00155, Roma, 064070360 info@santigino.it
Get Adobe Flash player
santigino 1
PAPA FRANCESCO
Login

Natale 2010

nativity.2Molti non credono in Dio, né in Gesù Cristo suo Figlio, eppure, quando arriva il periodo di Natale, queste persone sono indaffarate nell’acquisto di doni, nel preparare pranzi e cene che rendano memorabili quei giorni; godono delle luminarie e degli addobbi e, a volte, incoraggiati dal clima dolciastro che si respira in questo periodo, tentano riappacificazioni e si sforzano di dimenticare vecchi dissapori. Verrebbe da classificare queste persone come ipocrite, schizofreniche o consumiste; spesso l’ho fatto anche io ma, oggi, il mio giudizio è mutato. Mi sono chiesto: perché fanno tutto questo? Sono così sciocche da non rendersi conto della loro incoerenza? Con i doni, a prescindere che sia Babbo Natale o Gesù Bambino a portarli, cercano di dare un segno dell’amore che alberga nel loro cuore, un amore difficile da donare e, nel riceverli, assaporano l’illusione che qualcuno li ami e pensi a loro. Correre dietro alle luminarie, passare ore ed ore a tavola con parenti ed amici, diviene un tentativo di godersi un attimo di gioia ed un rapporto con gli altri non conflittuale. Passa Natale, passa Santo Stefano, le strade ridiventano vuote e silenziose e le luminarie illuminano una desolazione dove l’uomo torna ad essere nemico dell’altro; il pranzo di Natale, nonostante i nostri sforzi, anziché ripianare vecchi rancori ha attivato nuove tensioni. Forse fa bene il nostro vicino, pensiamo, che ogni anno, in questo periodo, se ne va nei mari del sud a godersi il sole senza tutte le complicazioni del nostro Natale.

Per quest’uomo desideroso d’amore sincero, che, consapevole dei propri errori e fallimenti, cerca qualcuno che lo risollevi e lo ami senza chiedere nulla in cambio, che di fronte alla malattia , al dolore, alle incomprensioni e alla morte dia una speranza, per quest’uomo talmente disperato da accontentarsi di luminarie e di 24 ore di pace, per quest’uomo si incarna e nasce Dio.

Il Dio della potenza, dell’immensità, il creatore del mondo, si incarna in un bambino piccolo ed indifeso che già nel momento della sua venuta al mondo sperimenta il rifiuto degli uomini. Noi, al suo posto, saremmo nati a Roma, nel palazzo dell’imperatore, assistiti da una miriade di schiavi e, di fronte al rifiuto degli uomini, avremmo emanato un decreto di morte verso gli increduli e gli irriconoscenti.

Lui, invece, nasce umile, povero, quasi nascosto affinché io e te non fossimo costretti ad accettarlo per la sua onnipotenza distruggendo la nostra libertà.

Lui viene piccolo ed indifeso e, come tutti i bambini a Natale, ci scrive una letterina:

“ Caro Piero, Matteo, Luigi, Anna, Clara ecc. Io me ne stavo beato con mio Padre e lo Spirito in paradiso, servito ed amato da una miriade di angeli e santi ed oggi, d’accordo con mio Padre, mi sono umiliato fino al punto di incarnarmi, farmi piccolo, essere sottomesso ad una mamma ed un papà putativo, essere rifiutato ed insultato dal mio stesso popolo; mi sono sottoposto agli sputi, agli schiaffi, alle frustate e, infine, mi sono lasciato uccidere in una maniera atroce. Perché passare dal Paradiso all’inferno? Doveva esserci in gioco qualcosa di molto, ma molto importante per accettare questa discesa! E sai cosa era questa cosa importante? S E I T U! Come potevo rimanere indifferente sapendo che tu soffrivi perché terrorizzato dal dolore e dalla paura della morte? Come potevo volgere il viso da un’altra parte sapendo quanto soffri perché non ti senti amato da nessuno? E’ vero, non è facile amare un egoista, un lussurioso, un avaro, un prepotente, un arrivista come te, eppure Io ti amo così come sei, perché so che sei schiavo di te stesso e del demonio che ti spaventa con il pensiero della morte. Mio caro, oggi sono piccolo ma crescerò, diventerò grande, soffrirò per te, morirò per te, RISORGERO’ per te perché tu possa risorgere e vivere in eterno e, libero dalla schiavitù della morte, possa amare ed essere amato.

Ecco, vengo senza portare balocchi e dolci, ti porto l’unico regalo che ti è veramente utile: la vittoria della vita sulla morte!

Ciao, a presto”.

Ecco, ci è stato dato un Bambino, festeggiamo il suo compleanno in attesa che diventi grande e, attraverso la sua morte, ci dia la vita.

DAL VATICANO
Scout Roma 80

Il Gruppo Scout Roma 80

ha un suo sito web dedicato !!!

accedi da questo link

http://www.roma80.it/  

 

 

 

 

 

LINK
  • DIOCESI DI ROMA
  • BIBBIA CEI
  • MARANATHA’
  • QUMRAN2.NET
  • CATHOPEDIA
  • UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI DIOCESANO
  • AVVENIRE
  • TV2000
  • ZENIT
  • AGENZIA SIR
  • L’OSSERVATORE ROMANO